Regista napoletano, classe 1985, ha da sempre coltivato il mestiere dello sguardo cercando una novità tra le realtà dimenticate. Le sue prime produzioni di documentari, interamente autoprodotti, hanno avuto plausi di riconoscimenti nazionali e internazionali: tra queste spiccano “In Utero Srebrenica” (2013), candidato al David di Donatello come miglior documentario di lungometraggio, vincitore del Prix International du Reportage Europeen e dell’Aljazeera Film Festival e “Hanaa” (2017) in selezione ufficiale al CPH Dox e al Moscow Film Festival, già vincitore del Cape Town Film Festival.
L’ultima opera, dal titolo “Le Metamorfosi” (2019), selezionata alla Festa del Cinema di Roma, è una docu-fiaba ambientata tra i relitti delle periferie napoletane dove ancora il mito di Ovidio sembra poter prendere forma.
Docente universitario di regia presso l’Università IULM di Milano e missionario nelle scuole di periferia per corsi dedicati all’educazione sentimentale delle immagini, ha collaborato alla realizzazione di molti format televisivi per emittenti come SKY ARTE (“Ritratto di Gaetano Pesce”, “Artisti in fuga”, “LUCE”) oppure LA EFFE (“Noi siamo Cultura”), o ancora RAI (“Notturno Italiano”, “Tu sali tra le stelle”, “Startup in a day”) e TV2000 (“Appunti sulla felicità”, “Questa terra sarà bellissima”, “In viaggio con Mohamed”). L’ultima sua produzione è una serie di docu-reality dal titolo “Chiamatemi Tony King” (tre episodi da 40’) in onda sulla piattaforma Discovery Plus e Real Time.
In corso di produzione ha un nuovo format sperimentale di docufilm dal titolo “Ninne nanna ai tempi della guerra”, oltre che ha in cantiere tre progetti audiovisivi ambientati in differenti città che sono “La città che verrà” (tra Napoli e Milano), “La favola dell’acqua” (in Friuli Venezia Giulia) e “15,25” sul tema delle adolescenze difficili in tutta Italia. “La Voragine” segna il suo esordio nella scrittura di una serie fiction.